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GENERAZIONE ATTIVA: “ANTITRUST, MULTE PIU’ SEVERE: IL PARLAMENTO ACCOLGA LA RICHIESTA DEL PRES. ANTITRUST CATRICALA'” ottobre 28, 2008

Posted by Babel in antitrust, authority, catricalà, concorrenza, consumatori, ddl atto senato n. 1733, finanziaria, governo, mercato, multe, parlamento, pubblicità, sanzioni.
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Antonio Catricalà – Presidente dell’Antitrust

L’Associazione in difesa dei cittadini-consumatori Generazione Attiva chiede al Parlamento di accogliere la richiesta di Catricalà, Presidente dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato che, ancora ieri, per l’ennesima volta ha manifestato la necessità per l’Autorità di poter erogare multe più severe, rispetto al limite massimo odierno di 500 mila euro, nei confronti delle aziende che operano in modo scorretto.

I vantaggi che le aziende traggono dalla pubblicazione del messaggio ingannevole sono, infatti, maggiori rispetto al rischio di un’eventuale sanzione il cui importo è sempre irrisorio rispetto al fatturato della grande azienda. Cosa sono 500.000 euro per un’azienda che ha un ritorno di diversi milioni o miliardi di euro da una specifica campagna pubblicitaria e un fatturato a più di sei zeri?

Quel limite va tolto a favore di sanzioni che siano proporzionate al fatturato dell’azienda o al costo della campagna pubblicitaria, così come avviene in altri paesi europei. Un modo c’è per i nostri parlamentari: riproporre e approvare il Disegno Di Legge Atto Senato n. 1733 della scorsa legislatura (XV) proposto dall’ex Senatrice Franca Rame (IDV) e cofirmato dal Senatore Peterlini (Autonomie) che proponeva una modifica al codice del consumo che andava proprio nella direzione auspicata dal Presidente Catricalà.

L’Antitrust è una delle poche Authority in Italia che ha dimostrato efficacemente di saper/voler svolgere il proprio ruolo a favore della libera concorrenza e dei cittadini-consumatori, i suoi poteri vanno rafforzati, non indeboliti (cosa che invece accadrà se non verrà revocato il taglio di 8 milioni di euro operato dal Governo attraverso la finanziaria di quest’anno).

GENERAZIONE ATTIVA
ASS. NAZ. INDIPENDENTE IN DIFESA DEI CITTADINI-CONSUMATORI
www.generazioneattiva.it

“Un momento! non s’è ancora asciugato il bianchetto!” ottobre 22, 2008

Posted by Babel in ambiente, area marina protetta, asl napoli2, bianchetto, d'alema, forattini, golfo di napoli, inquinamento, ischia, pcb, pesci, regno di nettuno, salute.
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Dopo l’ennesima sollecitazione –  in relazione alla poca trasparenza dei risultati delle analisi alla ricerca di PCB e schifezze simile nei pesci del mare di Ischia denunciata già lo scorso 17 Settembre su questo blog – mi risponde Pietro Rinaldi dell’Asl Napoli 2 che mi scrive:

A breve le invieremo i dati da lei richiesti, che, le anticipo, non evidenziano alcuna anomalia.

Cordialmente
Pietro Rinaldi

Non so come mai ma la vicenda mi ha fatto tornare alla mente la famosa vignetta di Forattini del 1999 e al caso della lista contenente i personaggi del kgb che il governo dell’epoca, con a capo D’Alema, tardò a render nota.

In questo caso però stiamo parlando però di salute pubblica oltre che di ambiente.

Che Onore! ottobre 21, 2008

Posted by Babel in giornalismo, informazione, riotta, tg1, travaglio.
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Questa settimana ho avuto l’onore di vedermi citato da Marco Travaglio in persona nel suo “passaparola” appuntamento settimanale in video sul blog di Grillo dove ha raccontato dello scambio di e-mails avvenuto tra il sottoscritto ed il direttore del tg1 gianni riotta. Il video è disponibile in testa a questo post nonché nella versione testuale qui di seguito.

Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali mi hanno scritto e che condividono il contenuto delle mails inviate a riotta.

Andrea

Testo dell’intervento:

“Buongiorno a tutti.
Molti sul blog di Beppe e sul mio, voglioscendere.it, mi hanno chiesto di parlare della mia condanna per diffamazione nei confronti di Cesare Previti, in primo grado.
Non intendo farlo perché non intendo usare questo spazio per ragioni mie.
Penso che per difendersi dai processi bisogna andare nei processi e se una sentenza non la si condivide la si deve appellare.
La sentenza non c’è nemmeno ancora, non è stata depositata, lo sarà fra sessanta giorni.
Ci sarà modo di leggerla e di capire che cosa abbia trovato di diffamatorio questa giudice in un mio articolo disponibile sul mio blog perché chi vuole si faccia un’idea.
Volevo invece partire da questo caso, o non caso a seconda, perché una persona che frequenta il blog voglioscendere.it mi ha mandato una mail riportandomi il messaggio che ha spedito al direttore del TG1, Gianni Riotta, in cui esprimeva stupore per il fatto che il TG1, che non da manco le notizie delle condanne a ministri, agli imprenditori, ai parlamentari, avesse trovato il tempo per dare la notizia della condanna a me che sono un privato giornalista. (altro…)

TG1: QUESTA E’ INFORMAZIONE? ottobre 18, 2008

Posted by Babel in condanna, diffamazione, espresso, informazione, previti, regime, riotta, travaglio.
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Aggiornamento al post delle 19.17: E Riotta rispose…

Qui sotto la mail inviata dal sottoscritto questa mattina al TG1, la risposta ricevuta da Gianni Riotta, direttore del telegiornale, e la mia replica.

Da: Andrea D’Ambra
Inviato: sabato 18 ottobre 2008 11.37
A: [CG] TG1 Direzione
Cc: Riotta Gianni; Sassoli David Maria
Oggetto: TG1
Almeno Travaglio il Coraggio di parlare e di scrivere di previti & co. ce l’ha e non è servo di nessuno. Inoltre, piccolo particolare, la condanna è in primo grado (anche se questo il TG1 ha “dimenticato” di chiarirlo)
Il TG1, telegiornale del servizio PUBBLICO (non PARTITICO) ha mostrato una volta di più il suo vero volto al servizio dei soliti noti.
Loro non molleranno mai, noi neppure.
Distinti Saluti
Andrea D’Ambra

La risposta di Riotta

From: Riotta Gianni
To: Andrea D’Ambra
Sent: Saturday, October 18, 2008 6:37 PM
Subject: R: TG1
caro d’ambra abbiamo dato una notizia come sempre facciamo
capisco che per lei è una brutta notizia ma se le stesse a cuore il mio pensiero sappia che io sono contrario a qualunque condanna per diffamazione sempre. preferiva non dessimo la notizia? si chiama censura ed è qualcosa che in italia è frequente
gr

La mia replica

From: Andrea D’Ambra
To: Riotta Gianni
Sent: Saturday, October 18, 2008 7:14 PM
Subject: Re: TG1

Caro Riotta,
per me la brutta notizia è quella che sono costretto a vedere quotidianamente con i dieci minuti e passa di sfilate di politici a cui non viene fatta nessuna domanda ma cui si lascia semplicemente lo schermo e il microfono, nessuna critica, nessuna INFORMAZIONE data ai telespettatori. A che serve il giornalista? A che serve chiamarlo telegiornale? Basterebbe lo spazio autogestito. Nonostante la mia giovane età fortunatamente ho avuto modo di visitare qualche paese all’estero e devo dire che in nessuno di questi ho visto in un telegiornale pubblico ciò che purtroppo invece accade nel NOSTRO (perché di tutti e non dei partiti) TG1.
Sinceramente non riesco a ricordare di aver mai visto una “notizia” al TG1 come quella sulla condanna di Travaglio quando queste riguardavano non giornalisti ma ministri, parlamentari, banchieri, imprenditori, e né ricordo Informazione sulle prescrizioni di Berlusconi e Andreotti “scambiate” per assoluzioni.
La censura Lei deve conoscerla bene se mi dice che in Italia è frequente. Perché bisogna passare da un opposto all’altro? Censurare o fare cattiva informazione?
Era così dura specificare che si trattava di una sentenza di primo grado? Ci avete bombardato di interviste e notizie sull’inquisito ex presidente della regione abruzzo Ottaviano Del Turco e lo avete dipinto come un martire (probabilmente lo sarà). Del Turco è la dimostrazione che quando riguarda altri il TG1 da la parola all’imputato e invece questa volta, con Travaglio, “guarda caso” così non è stato.
Ha ragione Travaglio a sostenere che ora, se foste coerenti dovreste fornire tutti i nomi dei giornalisti del TG1 condannati negli ultimi anni, in primo, secondo, o eventualmente terzo grado. Ci sarà da divertirsi.
Distinti Saluti
Andrea D’Ambra

https://i0.wp.com/voglioscendere.ilcannocchiale.it/mediamanager/sys.user/48512/moschettieri.jpg

Immagine da voglioscendere

Condivido in pieno l’intervento di Roberto Corradi autore di uno spettacolare “video-scoop” sul suo blog in merito alla vicenda Travaglio/Previti/Tg1.

Per chi volesse approfondire:

Qui l’intervista di Marco Travaglio a Corriere.it

Qui l’intervista di Marco Travaglio a Articolo 21.info

Sistema Cosentino – Maria Elena Stasi ottobre 10, 2008

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Maria Elena Stasi (ex commissario prefettizio del Comune di Ischia, ora Onorevole del PDL)

Leggendo la terza puntata dell’interessantissima inchiesta “Sistema Cosentino” dell’Espresso a cura di Marco Lillo mi è subito balzato agli occhi un nome che non mi suonava nuovo.

Era quello di Maria Elena Stasi, già commissaria prefettizia al Comune di Ischia qualche anno fa…

Nessuno sa se lo abbia fatto anche per la società di famiglia. Una cosa però è certa: la Prefettura cambia idea. Nonostante le sentenze dei giudici, il nuovo prefetto Maria Elena Stasi sollecita il comitato per l’ordine e la sicurezza a riconsiderare il caso. Una procedura che “si usa di rado” conferma il prefetto Stasi. Alla fine la Aversana Petroli supera lo scoglio dell’antimafia e alle ultime elezioni la Stasi è eletta in posizione blindata alla Camera con il Pdl. Il suo grande sponsor è stato Nicola Cosentino. Anche questo succede di rado.

LEGGI TUTTO

Il lodo senza nome e l’Agenda rossa di Borsellino ottobre 3, 2008

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L’intervento del nuovo magistrato di sorveglianza Anna Pancaro a posto di Daniela Dalla Pietra nel caso di Bruno di Bruno Contrada ha dato i suoi frutti.
Questo traditore dello Stato, condannato in via definitiva a 10 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e responsabile  morale dell’assassinio di tanti altri servitori dello stato che, contrariamente a lui, lo Stato hanno continuato a servire fedelmente fino alla morte, tornerà a Palermo.
Il magistrato Daniela Dalla Pietra era stato oggetto da attacchi di ogni tipo da parte dei numerosi blog di disinformazione in difesa di Bruno Contrada attivi sulla rete, di interrogazioni da parte di vari parlamentari votati alla causa di questo favoreggiatore della criminalità organizzata e di ricusazioni da parte  del suo avvocato Lipera che la causa della mafia e dei criminali mafiosi ha sempre avuto a cuore in maniera particolare.
Ora finalmemte tutti questi sforzi congiunti hanno dato i loro frutti. A Bruno Contrada è stato concesso di scontare gli arresti domiciliari nella sua abitazione di Palermo, la città nella quale sono stati perpetrati i suoi crimini, a due isolati di distanza dalla casa di una delle sorelle di Paolo la quale uscendo di casa potrà così vedere affacciato al balcone, se non prossimamente anche a passeggio per strada, uno dei responsabili, almeno morali, dell’assassinio di suo fratello.
In una continua escalation il suo avvocato ha chiesto addirittura che il trasferimento possa avvenire “senza scorta”
Noi invece attendiamo ancora che, dopo 16 anni, possano finalmente  andare avanti quelle indagini sul Castello Utveggio , luogo dal quale è stato azionato il telecomando che ha provocato la strage di Via D’Amelio, e sulle telefonate partite nei momenti della strage  dal centro dei servizi segreti attivo in questo edificio e aventi come destinazione anche una barca ormeggiata nel golfo di Palermo, a bordo della quale stazionavano sia Contrada che altri membri degli stessi servizi segreti, per sapere se queste responsabilità non siamo solo morali ma anche dirette.
Da oggi sappiamo comunque che oltre al lodo Alfano, che assicura l’impunità alle quattro più alte cariche dello Stato, che è già aberrante ma almeno riguarda non le condanne definitive passate in giudicato ma soltanto i reati commessi ma per i quali non ha potuto essere portato a termine il processo, o quelli ancora  da commettere, esiste anche un lodo segreto, senza nome e non stabilito dalla legge che assicura l’impunità ad altri individui in grado di ricattare anche alte cariche dello Stato attraverso i ricatti possibili grazie alla detenzione di un’Agenda Rossa sottratta dalla borsa del giudice, assassinato forse anche a questo scopo.
E questo lodo riguarda non solo i reati contemplati dal primo lodo ma anche quelli più infamanti e già passati in giudicato come quelli di cui si è macchiato Bruno Contrada.
Salvatore Borsellino – Fratello del Magistrato ucciso dalla mafia, sul blog 19luglio1992

Rassegna stampa/tv

Rainews24: Diario di un magistrato – TestoVideo

Contrada/ Associazione familiari Georgofili: giudici favor rei

SALVATORE BORSELLINO A IMG PRESS: SONO SCONVOLTO DALLA NOTIZIA DEL TRASFERIMENTO DI BRUNO CONTRADA A PALERMO

CONTRADA: FAMILIARI VITTIME MAFIA, UN’OFFESA SUO TRASFERIMENTO

Da leggere

L’Agenda Rossa di Paolo Borsellino – Editrice Chiare lettere

GENERAZIONE ATTIVA ENTRA A FAR PARTE DI CONSUMERS INTERNATIONAL ottobre 2, 2008

Posted by Babel in associazione di consumatori, consumers international, diritti, generazione attiva.
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Ischia (NA) – 2 Ottobre 2008 – “È mio grande piacere informarLa che il Segretariato di Consumers International ha confermato l’accettazione di Generazione Attiva come Membro Affiliato di Consumers International. Nel darLe il benvenuto ci auguriamo che la relazione tra Consumers International (C.I.) e Generazione Attiva possa essere lunga e piena di successi.” Con queste parole di Bjarne Pederson, Acting Deputy Director di C.I., Generazione Attiva è lieta di annunciare l’ingresso dell’Associazione in Consumers International, l’organizzazione mondiale per i consumatori che raccoglie 220 membri in 115 paesi.

E’ un riconoscimento serio ed importante, di cui possono fregiarsi solo poche organizzazioni di consumatori in Italia e che va ad un’associazione, come la nostra, che, seppur giovane può già vantare tante iniziative e successi a favore dei cittadini-consumatori” dichiara soddisfatto Andrea D’Ambra, Presidente di Generazione Attiva.

Tante sfide ci attendono in difesa dei cittadini-consumatori e Generazione Attiva sarà sempre pronta per affrontarle in modo deciso. Per tutti gli aggiornamenti sulle attività dell’Associazione basta recarsi sul sito internet all’indirizzo www.generazioneattiva.it
(altro…)