Perché no? febbraio 25, 2009
Posted by Babel in giustizia.Tags: corruzione, costituzione, giudici, giustizia, immunità, impunità, indagini, legge, processi, uguaglianza
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Mettiamo per assurdo che esista al mondo un piccolo paese in Oceania dove la più importante carica politica, indagata e processata per corruzione riesca a ottenere la sospensione di tutte le indagini e i processi a suo carico grazie ad una ipotetica legge-scudo fatta varare da un ipotetico parlamento composto da una maggioranza di personaggi scelti da lui e non dal popolo.
Sempre per ipotesi assurda e surreale questa legge, che durante l’intero mandato lo mette al riparo da indagini e processi (in attesa di santa prescrizione), in seguito all’intervento di alcuni Giudici, deve essere vagliata da una Corte che deve esprimere il parere di costituzionalità e nel caso di incostituzionalità questa legge decade perdendo effetto e facendo riprendere gli eventuali processi e/o indagini a suo carico.
Ora, provate per assurdo (anche se con difficoltà, lo so) a mettervi nei panni di questo personaggio di questa storia, davanti a questa prospettiva, e con la consapevolezza di poter anche commettere reati essendo voi non indagabile né perseguibile, non provereste a fare di tutto perché quella legge non venga dichiarata incostituzionale???
Il Lodo Alfano non vale all’infinito – Berlusconi sarà processabile alla fine di questo mandato; sarà processato anche se viene rieletto o eletto Presidente della Repubblica.
Questo perchè il Lodo Alfano è una norma a protezione del risultato delle libere e democratiche elezioni, a protezione del mandato ricevuto da Berlusconi dalla maggioranza degli elettori.
Mentre i magistrati non sono organi eletti dal popolo.
Una norma limitata nel tempo, quindi contro tentativi di eversione antidemocratica.
Cara Mariasol,
dovesse mai essere eletto presidente della repubblica durante questa legislatura (con tutti gli scongiuri del caso) il lodo Alfano continuerebbe ad applicarsi (art. 1 comma 5 l. 124/2008).
Devono proprio essere stupidi gli altri paesi del mondo per non aver ancora pensato ad “una norma a protezione del risultato delle libere e democratiche elezioni” come tu la definisci.
Menomale che i magistrati non sono eletti dal popolo, devono far rispettare la Legge non favorire il politico o la maggioranza di turno.
L’eversione antidemocratica era l’obiettivo della Loggia P2, di certo non della magistratura.
Infine mi permetto di ricordarti l’ART. 3 della nostra COSTITUZIONE che recita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”