La censura di Mimun gennaio 21, 2008
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Dal Blog di Chiarelettere Travaglio scrive:
Contrariamente a quanto annunciato, con tanto di comunicato ufficiale, dal programma Terra di Canale5, nella puntata di questa sera dedicata a Bettino Craxi, la mia intervista sulle condanne e i soldi rubati dall’ex leader socialista non andrà in onda: richiestami espressamente dalla redazione, girata e registrata venerdì pomeriggio sul ponte di Castel Sant’Angelo dalla brava collega Anna Migotto, è stata bloccata stamane dal democraticissimo direttore del Tg5 Clemente J.Mimun, che non l’aveva nemmeno vista. Un veto ad personam, insomma, come mi ha raccontato al telefono Tony Capuozzo. Lo ringrazio comunque per aver pensato a me, ma per il futuro lo esorto a tener sempre presente per chi lavora. Così, onde evitare di perdere tempo con me e di far perdere tempo a me: tutti dovrebbero sapere che esistono degli appestati che è meglio non avvicinare, nè tantomeno intervistare, per non prendere il contagio. E io sono fra questi. Non ho mai fatto ammazzare commissari di polizia, non ho mai rubato, non ho mai avuto amici mafiosi, non ho parenti agli arresti domiciliari: insomma, sono incensurato, dunque è naturale che in casa Mediaset io debba essere censurato.
Cosa pensa Bruno Vespa di Internet (e degli Internauti) novembre 12, 2007
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Good News agosto 4, 2007
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Dissequestrato il blog di Piero Ricca
Qui il post del sequestro preventivo dopo una denuncia di Emilio Fede
I due post censurati luglio 17, 2007
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Riprendo l’appello lanciato da cronachedamileto.blogspot.com, che invita i bloggers a difendere la libertà di espressione contro la censura del blog di Piero Ricca, reo di aver contestato Emilio Fede, ripubblicando i due post censurati e invito tutti i bloggers a fare lo stesso.
Emilio Fede
April 17, 2007 on 1:35 pm
Anche Emilio Fede annuncia querela. Ieri sera l’ho incrociato insieme ad alcuni amici al circolo della stampa di Milano. L’occasione era un “incontro con il direttore” organizzato dal Giorno. Sul marciapiede gli abbiamo posto la questione delle frequenze abusivamente occupate da Rete 4. Lui ha risposto con un tentativo di sarcasmo, dicendo che per quel motivo s’era dimesso il giorno stesso. Poi mi ha dato dell’imbecille. A quel punto il mio amico Paolino “Napalm” non ha trattenuto lo sdegno ed è iniziata un’animata discussione. Abbiamo ampiamente criticato la cialtroneria e il servilismo del personaggio, la sua incompatibilità con le regole minime del giornalismo. Tinto e inceronato, Fede era protetto da quattro guardaspalle, tra i quali il gestore di un locale di lap dance. Simulava reazioni fisiche, sgranava i dentoni finti a mo’ di sfottò. Ha cercato di impedirmi di filmare. Poi mi ha sputato addosso dall’alto di una rampa di scale. Nuovo parapiglia. Sono stato impietoso: ho accennato alle meteorine a pagamento, ai debiti da gioco, al cerone che colava, alla tintura di capelli da anziano gagà. Ai reali interessi e allla pagliacceria anche fisica, insomma, di personaggetti portati in alto dalla miseria dei tempi. Nel parapiglia ho più volte evocato Enzo Biagi, cacciato come un “criminale” da un ducetto che ha definito il suo dipendente Fede “un baluardo della libertà di informazione”. Il baluardo ha fatto chiamare la polizia ed è rimasto lì in attesa, sempre attorniato dai guardiani. Mentre lo criticavo, provava ad avvicinarsi alla ricerca della rissa, e ogni tanto lanciava qualche velata minaccia: voglio sapere chi siete, ce la vedremo in privato. Certe amicizie si fanno valere nel momento del bisogno. Tutto il circolo della stampa, nell’androne, assisteva allo spettacolo. A un certo punto è arrivata la gendarmeria, con ampio schieramento: carabinieri e polizia, quattro o cinque pattuglie. Hanno identificato noi e non lui, come pure ho richiesto. I potentucoli e i loro servi meritano sempre un occhio di riguardo dalla forza pubblica. Abbiamo filmato tutto e ora sentiremo il nostro pool di avvocati prima di mettere il nastro on line. Durante la conferenza, il lele mora del giornalismo è tornato sul tema, dicendo che in fondo avevamo rappresentato un diversivo, che eravamo dei centri sociali, che parlavamo sotto effetto di droghe, che dalle contestazioni al terrorismo il passo è breve, che meritavamo 500 euro, che venivamo da qualche antro e passavamo le notti sotto i ponti. Cose così. Poi ha annunciato querela, pur senza farsi illusioni sulla libertà di giudizio delle toghe rosse. L’attendo con serenità, anzi la esigo. Sarebbe la seconda: dopo la denuncia del padrone, quella del servo. Mi piacerebbe ribadire in un’aula di giustizia che queste cosiddette “contestazioni” non sono altro che sanzioni reputazionali, non immediatamente comprensibili e tanto più necessarie in un ambiente senza etica.
Qui trovate una tendenziosa cronachetta del Quotidiano Nazionale.
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Emilio Fede/lo sputo
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April 28, 2007 on 12:24 pm
Il guardaspalle e occasionale portavoce di Emilio Fede si chiama Leo Peschiera. Gestore di locali di lap dance e altro. Il vero protagonista della piazzata al circolo della stampa è lui. Si distingue per una sublime e involontaria comicità. E poi ha il fisico giusto, con tanto di rasatura laterale.
Siamo tutti in attesa della querela annunciata dal direttore del tg4. Per lui non siamo altro che “mascalzoni”, come ha detto in tv. In piazza tuttavia ha promesso di difendere il suo onore in privato, “senza carabinieri né polizia”.
Ecco un nostro video dell’incontro, dove si nota, oltre alla velata minaccia, anche la risposta alla nostra domanda iniziale (sulle frequenze abusive di Rete 4) e il successivo sputo dalle scale. Defilate e immancabili le giovani accompagnatrici.
PIERORICCA.ORG BLOCCATO DALLA FINANZA/2 luglio 11, 2007
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Clicca sulla vignetta per ingrandirla
Il video dello “scontro” Piero Ricca – Emilio Fede comprensivo di sputo di quest’ultimo
Piero mi scrive ancora:
Emilio Fede mi ha querelato e la finanza ha cambiato le chiavi di accesso al mio blog, impedendomi di pubblicare nuovi articoli.
Il blog mi è stato chiuso su richiesta del pubblico ministero romano Giuseppe Saieva, con atto del gip Cecilia Demma. Il “sequestro preventivo” mi è stato notificato alle 14,00 di oggi 10 luglio da due agenti del “nucleo speciale contro le frodi telematiche” della guardia di finanza, venuti appositamente dalla capitale. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentata da Emilio Fede nei miei confronti per la contestazione al circolo della stampa di Milano del 16 aprile 2007.
In esecuzione del medesimo provvedimento è stato cancellato dal blog un mio articolo relativo alla vicenda Fede e i commenti a margine dei lettori. Per motivi tecnici non è stato possibile, come pure era stato richiesto dall’autorità giudiziaria, togliere il video da youtube. Non si è arrivati all’oscuramento totale del blog, che pure era stato prospettato nel decreto di sequestro preventivo, solo perché gli agenti della finanza hanno adottato la soluzione di modificare la mia password di amministratore di www.pieroricca.org, previa missione mattutina a Sarzana (La Spezia), sede legale della società di gestione del blog.
Naturalmente farò immediata richiesta di dissequestro.
E mi riservo di querelare a mia volta il signor Fede. Ricordo infatti che la contestazione ebbe come antefatto una mia domanda (sul caso Europa 7 e le frequenze abusivamente occupate da Rete 4), alla quale il direttore del tg4 rispose dandomi dell’ “imbecille”. Per non parlare dello sputo che mi indirizzò nell’androne del circolo della stampa, come testimonia il video reperibile all’indirizzo
http://www.youtube.com/watch?v=5KbGNQwO7esCon il querelante ci confronteremo dunque in tribunale, magari davanti a qualcuno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo adorato datore di lavoro.
Sarò lieto di farmi processare un’altra volta per aver espresso opinioni condivise dalle persone che stimo.
Nel frattempo non smetterò di interpellare e criticare i personaggi pubblici che non stimo, esercitando il mio diritto-dovere di dissenso.
Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici del gruppo Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.
Ringrazio fin d’ora chi vorrà far circolare questo comunicato.Piero Ricca
Il Caso Europa 7
AGGIORNAMENTO DELLE 17.35
Qui trovate un video girato questa notte nel cuore di Milano, con un appello ai blogger in merito alla querela di Emilio Fede e i conseguenti strascichi sulla mia (e virtualmente di ciascuno) libertà di comunicare in rete.
Fatelo girare.
Appena risolveremo un increscioso problema tecnico lo metteremo sul nuovo sito di Qui Milano libera.
Per ora pieroricca.org, che non posso più aggiornare, ha difficoltà di gestione per eccesso di contatti…
A presto, Piero
PIERORICCA.ORG BLOCCATO DALLA FINANZA luglio 10, 2007
Posted by Babel in censura, diritti, emilio fede, europa7, giustizia, informazione, libertà, piero ricca, qui milano libera, rete quattro.24 comments
Ricevo da Piero Ricca e pubblico, invito a diffondere il piu’ possibile.
Chi è su Milano può partecipare ATTIVAMENTE alle iniziative sue e del gruppo Qui Milano Libera.
Non riesco a crederci…. sapevo che prima o poi avrebbero cercato in tutti i modi di “bloccarlo”… una persona scomoda… che si batte per la legalità e la giustizia…
Tutta la mia solidarietà a Piero!
PIERORICCA.ORG SITO BLOCCATO DALLA FINANZA
Sono Piero Ricca.
CARI AMICI, NON POSSO AGGIORNARE IL BLOG. Mi è stato chiuso con atto della procura di Roma, un “sequestro preventivo” notificatomi alle 14,00 di oggi da due agenti della guardia di finanza del “nucleo speciale contro le frodi telematiche”, venuti da Roma. Il sequestro proviene da una querela per diffamazione presentta da Emilio Fede nei miei confronti per la famosa contestazione al circolo della stampa. Con il medesimo provedimento hanno cancellato un mio post relativo alla vicenda Fede e i commenti in calce. Non hanno potuto, per motivi tecnici, togliere il video da youtube.
Naturalmente farò immediata richiesta di disequestro. Intanto posso solo scrivere queste righe in questa sede. Fra poco manderò un comunicato ai siti amici, e vi chiedo fin d’ora di farlo girare.
Con Fede ce la vedremo in tribunale, magari davanti a uno dei magistrati diffamati e spiati negli anni del governo del suo datore di lavoro.
E continueremo a criticare lui e i suoi simili sulla pubblica piazza, in nuove manifestazioni di dissenso.
Nessuno riuscirà a sequestrare la libertà di espressione, mia e degli amici di Qui Milano Libera e del blog: questo è certo.
Grazie a tutti. A presto, Piero
Il video dello “scontro” Piero Ricca – Emilio Fede comprensivo di sputo di quest’ultimo