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Cittadini Comunitari e diritto di iscrizione al comune di Forio (NA) – La Commissione risponde all’interrogazione di Jean-Luc Bennahmias (Verdi/Alleanza libera europea) luglio 14, 2008

Posted by Babel in 2004/38/ce, anagrafe, barrot, cittadini comunitari, cittadini dell'unione, comune di forio, diritto comunitario, diritto di voto, jacques barrot, jean-luc bennahmias, libera circolazione, solvit, stato civile.
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Jacques Barrot, Commissario Europeo alla Giustizia, Libertà e Sicurezza.

Lo scorso 23 Maggio con l’interrogazione E-2938/08 (Diritto di iscrizione al comune italiano di Forio secondo la direttiva 2004/38/CE) l’Europarlamentare Francese Jean-Luc Bennahmias (Verde/Alleanza libera europea) denunciava per iscritto alla Commissione Europea le procedure particolarmente complicate del Comune di Forio (NA) rispetto a quanto previsto dalla direttiva 2004/38 che regola la libera circolazione dei cittadini comunitari all’interno dell’Unione portando una cittadina francese a dover subire diverse vessazioni.

Il testo dell’interrogazione:

Oggetto: Diritto di iscrizione al comune italiano di Forio secondo la direttiva 2004/38/CE

L’iscrizione in qualità di residente nel registro dello stato civile da parte di un cittadino comunitario in un altro Stato membro è una procedura teoricamente molto semplice. La direttiva 2004/38/CE(1) dichiara che i cittadini dell’Unione europea non sono tenuti a presentare l’atto di nascita come prova della propria identità al momento dell’iscrizione in un altro Stato membro. In seguito al recepimento della direttiva europea, è sufficiente presentare una carta d’identità oppure un passaporto per ottenere la residenza.

Tuttavia, la realtà rivela che le procedure da seguire sono particolarmente complicate, specialmente nel comune italiano di Forio. La malafede evidente delle autorità coinvolte, unitamente a quelle che sembrano essere irregolarità giuridiche nei confronti della legislazione comunitaria, sono all’origine dei seguenti pregiudizi:
—     Non potere beneficiare di una tariffa preferenziale sui trasporti riservati ai residenti;
—     Non potere esercitare il diritto di voto in occasione delle elezioni comunali presso il comune di Forio (13-14 aprile 2008)

Tali elementi inducono a porsi tre domande:
1.     Qual è l’autorità competente a cui è necessario rivolgersi per risolvere la situazione?
2.     Può la Commissione adottare misure volte a eliminare le pratiche contestabili applicate dal comune di Forio?
3.     A livello europeo, può adottare disposizioni affinché ciò non avvenga più in futuro?

(1)    GU L 158 del 30.4.2004, pag. 77.

Oggi la Commissione ha risposto all’interrogazione attraverso il Commissario alla Giustizia Barrot :

E-2938/08 Risposta data dal Commissario Barrot

A nome della Commissione

(11.7.2008)

Conformemente all’articolo 8, paragrafo 1, della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 relativo al diritto dei cittadini dell’unione e dei membri delle loro famiglie di circolare e di soggiornare liberamente sul territorio degli Stati membri, i cittadini dell’unione che risiedono in Italia possono essere tenuti a iscriversi presso le autorità competenti. Un attestato di registrazione dovrebbe essere rilasciato immediatamente a costoro su presentazione del loro passaporto o della carta di identità e dei documenti menzionati all’articolo 8, paragrafo 3, della direttiva comprovando il soddisfacimento delle condizioni del soggiorno. Non può essere richiesto un certificato di nascita come prova di identità.

In seguito ad una denuncia, la Commissione ha già inviato, il 14 maggio 2008, una lettera alle autorità italiane riguardante, tra le altre cose, l’esigenza di un atto di nascita posta dal comune di Forio per registrare un cittadino dell’unione.

Per i casi individuali, la rete SOLVIT è la via più veloce per trattare una denuncia. Si tratta di una rete di risoluzione di problemi in linea: gli Stati membri cooperano per regolare, in modo pragmatico, i problemi che risultano dalla cattiva applicazione della legislazione relativa al mercato interno da parte delle autorità pubbliche. I centri SOLVIT fanno parte dell’amministrazione nazionale e si impegnano a fornire delle soluzioni reali ai problemi reali in un termine ridotto di dieci settimane. SOLVIT è gratuito. Maggiori informazioni su questa rete sono disponibili al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/solvit. Qualora la rete SOLVIT non contribuisca alla soluzione di un problema, una denuncia formale può essere sottoposta alla Commissione.

Tuttavia, laddove un cittadino dell’Unione abbia subito un danno, questo potrà ottenere risarcimento soltanto rivolgendosi ai tribunali nazionali. Inoltre, avendo i ricorsi nazionali dei tempi determinati per essere esercitati, se non si agisse velocemente, si rischierebbe di perdere i propri diritti al livello nazionale. La direttiva è sufficientemente dettagliata per essere direttamente applicabile ed i tribunali nazionali devono astenersi da applicare disposizioni nazionali di trasposizione che siano contrarie al diritto comunitario.

Il testo della direttiva 2004/38/CE

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